• November 21, 2024
Giorno 5

Quinta giornata, in sosta.

Alle 5.40 sono già sveglio, durante la notte il telo della tenda è stato divelto dal vento e mi son dovuto arrangiare per riposizionarlo in maniera più salda. Il mare è gonfio, non ci son dubbi: dovrò stare fermo ma la cosa non mi preoccupa.

Ne approfitto per fare una passeggiata sulla montagnola alle mie spalle. Cammino tra la macchia mediterranea rigogliosa. Faccio una marea di foto perché voglio con calma ripassare il nome delle piante della nostra costa. Si va dal lentisco al corbezzolo, dalla peonia alla ginestra, dall’euforbia alla lavanda. Un trionfo di profumi e colori sulla roccia rossa. Vedo dall’alto tutta la zona e il mare è davvero molto mosso. Mi godo Su Sirboni in solitudine in una giornata senza sole.

Ne approfitto per risistemare la zona vestiario del mio kayak. Svuoto il gavone di prua da tutti gli indumenti, li piego per bene prima di rimetterli a posto. Vedo una coppia di turisti arrivare verso di me, li saluto e dopo un po’ lui viene a parlarmi. Gli spiego cosa sto facendo e lui entusiasta mi dice in spagnolo: “Sono un cantante! Vado a prendere lo strumento dal furgone e ti dedico una canzone”.

Detto fatto, a braccio mi intona una canzone accompagnandosi con una piccola chitarra. Il risultato è onestamente bello. Ma ecco che nel frattempo mi raggiungono Mauro con Grazia da Quartu. Non ci siamo mai visti prima di oggi, ma Mauro, dopo aver partecipato alla giornata di pulizia con l’associazione Oikos Cittadinanzattiva, mi aveva proposto di incontrarci.

Arriva con una borsa frigo in stile ferragosto e da lì si scatena la festa. Tra brindisi con tanto di calici, tartine e formaggi trascorriamo delle bellissime ore in compagnia anche di Juan, il cantante, e di sua moglie. Juan suona per noi, ridiamo e raccontiamo aneddoti.

La cosa buffa è che sino alle 13 nessuno di noi si conosceva ma, grazie al mare mosso, alla voglia di condivisione e a un pizzico di fortuna, abbiamo trascorso delle ore da scolpire per sempre nella mente.

Ed è così che il viaggio prende forma. Miglia percorse, un po’ di stanchezza ripagate da incontri che scaldano il cuore.

Buona notte e Buona Pasqua a tutti voi!
Carlo

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