Nona giornata di viaggio.
Giornata bella, come piace a me! La costa orientale mi regala una nuova alba da brividi.
Me la prendo comoda e mi concedo perfino 15 minuti di raccolta rifiuti. Tra ieri sera e stamattina, solo qui alla spiaggia di Foghe Pizzinna ho raccolto due sacchi per un totale di circa 20 kg di rifiuti.
La costa, dopo la foce del Cedrino, è caratterizzata da una roccia molto scura e basaltica, per circa 6 km. Indubbiamente bellissima e molto poco frequentata. Quindi, inizia una zona veramente molto bella, che nel mio primo giro di Sardegna – quello del 2018 – purtroppo non ero riuscito a vedere, in quanto il mare mi costrinse a stare sempre molto lontano dalla costa.
Oggi il mare è buono al punto che mi concedo di pescare a traina. Pesco due pesci ma li rilascio in quanto non sono di misura adeguata. Erano delle occhiate. Adesso la roccia è di nuovo rossa come in Ogliastra e ci sono tante piccole calette con sabbia bianchissima.
Lungo la costa ci sono molte case ma non sono troppo impattanti, in quanto ben tenute e con tanta vegetazione intorno, che le nasconde un po’. Passo a Cala Liberotto e Biderosa, dove mi fermo per ammirare i colori di un’acqua magnifica e la vegetazione rigogliosa alle spalle della spiaggia. La costa è bellissima ma forse lo diventa ancora di più dopo Capo Comino.
Da qui si inizia a vedere distintamente Tavolara e ciò mi fa realizzare che ho messo alle spalle già un bel pezzo di costa. La struttura bianca del faro del Capo è proprio al livello del mare ed è purtroppo in stato di abbandono. Da qui in poi iniziano km di sabbia bianchissima, dune e tantissimi ginepri.
Qui decido di fare la pausa pranzo per poi ripartire verso Santa Lucia. Passo a pochi metri dalla spiaggia quando una signora mi guarda e mi chiede: “Sei Carlo?”. È Annalise e ci siamo conosciuti solo telefonicamente. Lei ogni giorno dell’anno pulisce la spiaggia o, in estate, il mare mentre nuota. Più volte mi sono detto: la devo incontrare e abbracciare. E così ho fatto! Da sola fa la sua parte e anche per tanti altri che non muoverebbero un dito. Lei davvero fa la differenza!
Ma le sorprese non sono finite. Quando arrivo a Santa Lucia dove Massimo deve farmi delle riprese col drone, trovo Romina, amica canoista di Cagliari, che però oggi è in zona per motivi di lavoro. Baci e abbracci, foto di rito e poi mi lascia una pinza, di quelle che si mangiano, che per forza di cose deve essere stata caricata a dismisura perché è buonissima e ricchissima.
Riparto alla volta di Posada, dove mi fermo per vedere la foce del fiume. È un posto molto affascinante, sorprendentemente c’è molta acqua e sulla sabbia vicino alla foce ci sono tantissime piante di ginestrino dal fiore giallo.
Scatto qualche foto e saluto la mia adorata Posada. Riprendo il largo e e macino forse altri 8 km per arrivare a Budoni dove trascorrerò la notte.
A domani! Carlo.
Km percorsi: 48