Tredicesima giornata
Sveglia alle 6.30, son deciso a partire presto, perché ho in mente di fare molti chilometri. Uscito dalla tenda, mi rendo conto che c’è una nebbia molto fitta e che l’umidità è stata decisamente superiore alla media. Non ci sarebbe verso di asciugare la tenda, quindi decido di metterla dentro una busta di plastica per poi poterla asciugare alla prima sosta in spiaggia.
La nebbia un pochino si dirada, perciò parto per andare verso Poltu Quatu. È un porticciolo turistico incastonato nella roccia, per certi versi unico, per altri penso sia un peccato che sia stata modificata in maniera così importante un’area di così grande interesse naturale. La zona è di una bellezza disarmante, ancora costa rocciosa e piccole spiagge.
La nebbia purtroppo aumenta nuovamente, quindi mi ritrovo a navigare con una visibilità ridottissima proprio mentre attraverso il golfo di Cannigione. Mi devo mettere completamente nelle mani del GPS per poter andare nel punto desiderato. In nessuna direzione vedo la terra ferma, bensì solo una coltre di nebbia che si dirada soltanto verso le 10.30.
Riesco a scorgere la terra solo a 400 metri da essa. Con la luce vengono fuori le trasparenze bellissime dell’acqua. Faccio una breve sosta in una spiaggetta sotto Capo d’Orso. Poi, parto deciso per raggiungere Porto Pollo, dove arriverò verso l’una e mezza.
Alle 16.30 riparto per passare le Bocche di Bonifacio. Rispetto al 2018, questa volta non c’è pioggia ma tanto vento. Tuttavia, questa volta mi impongo di soffermarmi a guardare lo spettacolo che la natura mi riserva anche in questa zona. Faccio un gran numero di video e qualche foto.
Arrivo all’imbrunire a Santa Teresa di Gallura, nella stessa spiaggia dove ho dormito nel 2018. Io non credo nella sfortuna ma nuovamente mi trovo come in quell’anno a dover riparare la tenda in quanto il palo si è rotto. Risolto il problema mi preparo la cena, faccio i test medici, e mi appresto a scrivere questo resoconto.
Km percorsi: 45