• November 21, 2024
Giornata 30

Trentesima giornata

Notte piovosa e molto ventosa qui a Bosa. Ma sono al sicuro. La mia Diana è lì sul pontiletto in legno sospeso sul Temo. Ferma da giorni, attende paziente che qualcosa capiti. Del resto dopo l’inverno dovrà pur tornare la primavera e io non vedo l’ora di calare il kayak in acqua per riprendere la mia corsa! Emanuele mi ha ospitato e quindi mi trovo a un centinaio di metri dal Ponte Vecchio, al caldo e all’asciutto.

Di meglio non potevo chiedere per questi giorni in cui il tempo è stato davvero inclemente. Cammino per il paese, tutto è in fermento per la festa imminente. Musica alta e un po’ di gente a spasso per le vie mi fanno optare per una passeggiata più in là vicino alle mura sel Castello dei Malaspina. Una bella panoramica sul paese ripaga la scelta.

Passo al negozio per riorganizzare la cambusa di questi ultimi giorni di navigazione. Ho adocchiato venerdì come giorno utile per ripartire. Che il Comandante non me ne voglia se lo spio con insistenza ma anche io ho alcune cosette da fare a Cagliari alla fine di questa avventura. O

ggi ho alcuni impegni a distanza e uno che ho particolarmente a cuore: la videochiamata con i miei piccoli amici di Valledoria. Ricordate i bimbi che mi avevano invitato a mangiare con loro alla mensa? Ecco loro! Trasmetto dal pontile e gli mostro tramite il cellulare la mia Diana. I pannelli solari, i gavoni, il timone. Sono molto interessati. Ieri hanno dedicato del tempo a ripulire il giardino della scuola e mi dicono di aver trovato soprattutto, tanto per cambiare, plastica! Lorenzo mi racconta che da solo invece ha ripulito un posto che ha trovato sporco. Gli ho fatto i complimenti perché non è mai semplice fare certe cose da soli. Aprendo il gavone che io chiamo “cucina” li faccio gioire in quanto estraggo una bella mela rossa. Il giorno che mi hanno ospitato a mangiare mi hanno spiegato che tutta la frutta che avanza dalla mensa viene riposta in una cassetta di cartone all’interno dell’aula a disposizione di chi magari si dimentica la merenda. Insomma un bel segnale dato dalle insegnanti affinché non si sprechi nulla. Quel giorno me ne hanno regalato due ed io gli avevo promesso che il giorno che l’avessi mangiata li avrei chiamati. Eccomi qua, un morso in diretta e la promessa è rispettata!

Domani darò una rinfrescata a Diana e la preparerò con calma per riprendere il mare…forse.

Buonanotte!

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