• November 21, 2024
Giornata 14

Quattordicesima giornata

Due settimane sono andate via. I chilometri messi alle spalle sono 442 al momento.

Ma vorrei oggi non stare a raccontarvi, come al solito, delle bellezze che la nostra isola mi ha regalato. Preferisco raccontare cosa significa pagaiare tante ore, dormire in tenda, essere esposto a sole e pioggia, insomma viaggiare a bordo di un mezzo nautico di appena 5 metri, in solitaria, senza comodità ma bellissimo.

La prima volta che ho pensato di farlo nel 2018, un amico mi suggerí:”Perché non lo fai in gommone?”. Beh, un altro modo per farlo sarebbe quello di prendere una cartina geografica della Sardegna, appoggiarla sul tavolo e passare il dito attorno all’isola sino a tornare al punto di partenza. Se uno non ha fretta può metterci anche un’ oretta e ogni tanto sorseggiare del caffè.

Io ho voluto farlo a bordo del mio kayak, consapevole delle difficoltà che avrei incontrato. Inutile aspettare il giorno di mare buono tanto in un mese metti in conto che a momenti girerà bene, a momenti meno, e in altri ti proverá in maniera importante. Chi sale sull’Everest deve essere sicuro, o almeno sperare, di trovare tempo buono, soprattutto quando è in prossimità della vetta. Io non sto facendo una cosa così impegnativa ma comunque faccio calcoli per essere in un posto in particolare, per attraversare tratti più difficili con mare buono, per incontrare persone, ecc ecc. Non me l’ha prescritto il medico ma a me piace così. Con le sue difficoltà e i suoi tempi.

Ci sono momenti di contemplazione e altri dove si cammina perché per me è anche occasione per mettermi alla prova con pagaiate lunghe o particolarmente impegnative. Insomma c’è un aspetto sportivo che però non ha nulla a che vedere con la ricerca di un record. Come chi fa il cammino di Santiago, cammina, cammina e cammina sotto sole e pioggia. Ebbene si, non sto passando il dito sulla carta geografica perché non sarebbe altrettanto bello.

Sono a Isola Rossa, purtroppo ci sono arrivato col buio perché ho dovuto aspettare che calasse un po’ il vento, e ho perso tante belle cose della Costa Paradiso. Però posso dirvi che ieri a Capo Testa mi sono emozionato davanti all’ immensità della natura.

Spiegare cosa vedevano i miei occhi e cosa percepiva la mia testa non è semplice. Molti dicono che certi posti, certe rocce o certi alberi diano energia. Io non ci credo molto. Credo siamo noi a far si che scocchi la scintilla e ci sia uno scambio di energia. E io ieri ho pianto davanti a quella maestosa bellezza della nostra terra. Facendolo in gommone o strisciando il dito sulla carta non sarebbe la stessa cosa questo mio giro di Sardegna.

Terra meravigliosa che non finirà mai di farmi innamorare.

Km 42

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